Paul Shepherdson (Richard Gere), agente della CIA ormai in pensione, viene richiamato in servizio perchè l'omicidio di un senatore sembra portare la firma di un misterioso killer sovietico, già suo implacabile avversario, che mai nessuno è riuscito a catturare.
In questa nuova sfida Paul è affiancato da Ben Geary (Thoper Grace), un giovane agente dell'FBI con in quale analizza i crimini passati dell'imprendibile assassino fino a ricostruirne la personalità.
"… dopotutto sono solo una banda di beduini con un asciugamano in testa che cerca di capire dov’è la marcia indietro nei carri russi.”
Forse parafrasando John Goodman, ne Il Grande Lebowski, si può capire il motivo per cui, dopo la scorpacciata di terroristi e spie di matrice più o meno islamica, l’ action movie sia tornato a riesumare un nemico che, nonostante il passare del tempo, pare possa essere ancora una garanzia per tutte le stagioni. Infatti, dal bellissimo La Talpa al divertente Mission Impossible 4 è tutto un tornare alla buona, vecchia “minaccia rossa”.
In attesa allora di un ormai non-così-improbabile ritorno del “pericolo giallo”, altro gran terrore mai sopito della coscienza americana, alla schiera dei revival spionistici in salsa soviet si aggiunge questo The Double.
Michael Brandt, già colpevole - non ancora perseguito - delle sceneggiature di Wanted e 2 Fast 2 Furious, non contento, decide di passare alla regia con un thriller che definire inutile è dire poco. Se l’intenzione era quella di far ruotare tutto il film intorno a due colpi di scena, il tentativo fallisce miseramente. Intendiamoci, ci sta che il primo coup de theatre arrivi dopo soli 20 minuti di proiezione, scelta magari non usuale ma coraggiosa che in mano a qualche “vero” regista avrebbe potuto aprire interessanti sviluppi narrativi. Il problema è che “potrebbe ma non fa” in quanto il film tenta la carta di un senso di minaccia che si sarebbe voluto incombente ma che, di fatto, è piatto e senza palpitazioni. In tutta questa mediocrità il poco convinto Richard Gere si trascina dietro il poco convincente Topher Grace fra una visita in carcere ad un pericoloso recluso ( ..ma perché da Il Silenzio Degli Innocenti – anzi, da Manhunter, Frammenti Di Un Omicidio - in poi, in quasi ogni thriller è d’ obbligo una visita alla più o meno carismatica “belva in gabbia” di turno ??) ed inseguimenti e indagini privi di qualsiasi mordente. Troppo tardi ed inutilmente arriva il secondo (presunto) colpo di scena che nei sogni dello sceneggiatore-regista Brandt avrebbe dovuto essere una scossa elettrizzante alla trama ma che nella realtà della sala cinematografica è l’ ennesimo, triste tentativo di risollevare dalla mediocrità una pellicola che già dalla nascita fa parte della serie: solo di domenica pomeriggio, se piove e non ci sono donne.
THE DOUBLE
regia di
Michael Brandt
con
Richard Gere, Martin Sheen, Topher Grace, Odette Yustman
distribuzione EAGLE PICTURES
durata 98'
uscita 9 marzo